Contesto infatti

Il STS del 10 febbraio 1992  contemplare un caso di affari di famiglia dove un gruppo di membri della famiglia espande il capitale sociale per lasciare la maggioranza a un altro membro della famiglia. Questa manovra è comune da alcuni anni. In questo caso l'unicità è che il capitale sociale non è determinato dai documenti ma da un patto parasociale stipulato tra i soci familiari.

È la società MUNAKA, SA dedicata al ramo della distribuzione alimentare e con sede legale a Bizkaia. Due gruppi familiari uno di fronte all'altro. Da un lato Jon che è l'attore e dall'altro suo fratello Valentín, sua moglie Teresa e la madre dei fratelli Flor. 

I disaccordi tra i due gruppi erano noti sin dagli anni '70 e portarono ad accordi sociali il 17 ottobre 1985 dove i due fratelli, Jon e Valentin, riconoscevano la proprietà del 50% di tutte le proprietà e dei beni. Tra loro ci sono le azioni di MUNAKA SA anche se erano a nome della madre Flor. Queste azioni furono anche dei due fratelli. Nel 1985 hanno redatto una roadmap che ha portato allo scioglimento e alla liquidazione della società. 

Con questi accordi privati ​​presi, il 24 dicembre 1985 fu convocata l'Assemblea degli Azionisti per aumentare il capitale con apporto non monetario di alcuni immobili siti in Bizkaia e che, secondo accordi privati, appartenevano ai due fratelli. Con questa espansione, Valentín ottiene la maggioranza assoluta in MUNAKA, SA.

La particolarità è che Jon, il fratello affrontato, non è stato informato della convocazione. Nonostante ciò, l'Assemblea si è tenuta con il concorso dell'altro gruppo familiare che ne ha approvato l'ampliamento. Il motivo per non chiamare era che i patti sociali firmati nell'ottobre 1985 furono contestati da Jon perché non erano stati rispettati e l'altro gruppo familiare "capì" che i patti non erano validi. 

Domanda litigioso 

Jon contesta l'accordo sull'aumento di capitale per abuso di diritti. Ciò si basa sulla violazione del contratto privato che aveva contestato per inadempienza ma che era il pretesto per convocare un Consiglio e lasciarlo in minoranza in SA:

iter giudiziario

Il querelante Jon, vince in primo, secondo grado e in appello. 

La Cassazione accetta la tesi dell'attore secondo cui siamo di fronte ad un abuso di diritto e non accoglie il ricorso per cassazione, imponendo le spese al ricorrente.

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